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La famosissima applicazione di messaggistica istantanea per cellulari, WhatsApp presto sarà a pagamento. Gli autori nei giorni scorsi, nonostante le ripetute polemiche insorte
da chi utilizza in maniera gratuita il servizio, hanno confermato
che presto sarà a pagamento, il canone costerà mediamente 85 centesimi per servizio, a seconda poi del tipo di telefono
che si utilizza. La questione nasce dal fatto che WhatsApp, cioè chi lo ha ideato, doveva da subito essere chiaro sulle modalità di utilizzo. Chi non ha alcuna intezione di pagare, allora può scegliere liberamente altre applicazioni alternative “gratuite”.
Skype, è la più famosa, in principio erano solo le telefonate, oggi invece il servizio permette di effettuare l’invio di messaggi gratuitamente.
Viber, anche questa applicazione è molto simile alla precedente, chiamate gratuite con qualsiasi amico che abbia la stessa applicazione installata. Anche in questo caso, può essere utilizzato per la messaggistica gratuita, ed inviare file e fotografie, in maniera molto fluida.
Line, chiamate e messaggi gratis, una linea molto simile al social Facebook, molto facile ed intuitivo principalmente utilizzata dai più giovani grazie ad una quantità elevata di emotion.
ChatOn di Samsung, anche essa gratuita, permette l’invio di messaggi, foto, video, indicazioni gps, chat di gruppo, suoni, disponibile per Android, iOS, Bada, Windows Phone e device BlackBerry Torch 9800.
Anche se il prezzo del canone è irrisorio, le alternative gratuite a WhatsApp sono tante e ben funzionanti e presto ne usciranno ancora altre.